Il Riesling della longevità

Il dono della longevità. Pochi vini riescono a essere così espressivi anche dopo trent’anni di bottiglia, di buio, di oscurità. Tra questi sicuramente i Riesling Renani possono maturare migliorando. Non esistono vini vecchi, esistono semplicemente vini che raccontano anni, storie, vicende e lo fanno per come possono farlo, con le loro parole, con le loro espressioni, con il loro corpo, la fisiologia: come gli uomini, del resto.

Tutti parlano dell’acidità; queste uve cresciute in condizioni estreme, dove il sole fatica a maturare completamente il grappolo, sviluppano naturalmente un elisir di lunga vita. Il Riesling è complessità, armonia, interiorità. È lunghezza espressiva, nei toni caldi di un’uva viscosa e densa che raccontano profumi vegetali, di fiori di campo, di arbusto, di macchia, di muschio, di balsami e unguenti ma anche di frutta dalle polpe eleganti e vivaci, che si fanno liquide e volubili come un pensiero improvviso, una nube nel cielo terso. E al palato, è un vino per i pensieri, per i tramonti ventosi del nord, per le luci in dissolvenza nei toni del giallo brillante; un vino che, nel tempo, assume eleganza nel portamento, i cui gesti si fanno aggraziati e leggeri e la stretta di mano esile ma vera.

Lasciatelo scendere, verso le cose dell’anima: sentirete i sassi bagnati e poi scaldati da un sole che fa evaporare l’acqua, sentirete le resine di certi abeti fragili, sentirete il sottobosco e, forse, anche più giù, i gas della terra, gli idrocarburi del Riesling. Forse anche per questo si fa risalire il suo nome all'espressione “reissende tiere”, animale selvatico, per quella sua nota aromatica, muschiata, un poco scorbutica. E poi la Natura, ciò che decide nel bene e nel male, sventura o miracolo: i suoi chicchi, dal colore giallo dorato, talvolta ambrato con punteggiature marroni sono rotondi e di piccolo diametro, come una collana di perle dall’eleganza semplice e severa.

Il Riesling tende a sviluppare una muffa grigia, la nobile Botrytis Cinerea, che può manifestarsi in due modi differenti: se il clima è piuttosto caldo, con autunni umidi, poco ventosi, caratterizzati da basse escursioni termiche, la muffa prediligerà la superficie esterna del chicco e interesserà l'intero grappolo compromettendo, a volte inesorabilmente, il raccolto; ecco la sventura. Se il clima sarò, al contrario, benevolo, con una buona escursione termica, rugiade mattutine e venti intensi, il volo delle muffe si svilupperà selettivamente all'interno del chicco e i grappoli dorati daranno un Riesling per l’anima. Il miracolo della Natura. Il fungo all'interno del chicco porterà a una naturale concentrazione degli zuccheri nell'uva durante la fase finale della maturazione, e in dono la dolcezza. Ma il fascino di quest’uva è più giù: è nel dentro, lungo le sottili diramazioni che le radici di vecchie vigne traggono forza da una terra unica e irripetibile, dura e pietrosa. I minerali sono linfa del nutrimento che si diverte a giocare tra un mosaico variegato di preziosi tasselli distribuiti come in un dedalo antico: il granito si alterna al calcare, l'argilla allo scisto e al gres.

È la pietra che si fa vino, assorbita dalle viti, che germogliano diventando oro; un oro antico, lucente, per chi sa leggere la bellezza nei segni del tempo che la nuda terra manifesta. Riesling, vitigno dei climi freddi, certo coltivato in tutto il mondo ma che, solo nelle rive pendenti della Mosella e dei suoi 2 affluenti (Saar e Ruwer), vive di un carattere unico.

 

Riesling Spatlese Schwarzhoferberg 2007, Egon Muller

Un grandissimo Riesling, fine e coinvolgente nonostante la sua gioventù. Fortunato chi riuscirà a berlo nel “momento perfetto”, tra quarant’anni.

Riesling Auslese Zeltliger Sonnenuhr 1999, J.J.Prum

Riesling di precisione aromatica assoluta; un vino che piace anche a chi non piace il vino. Agrumato di bergamotto e sensuale nelle sue sfumature più fini.

Riesling Spatlese Erdener Treppchen 1994, Meulenhof

Fine e delicato, gli zuccheri sono omogenei e composti. Il corpo esile e gentile conquista per luce e chiarezza.

Riesling Auslese 1991, Markus Molitor

Di struttura e fittezza. Concentrazione di aromi e corpo caldo e avvolgente. Note ben equilibrate di petrolio, arancio e lime canditi.

Riesling Auslese Urziger Wurzgarten 1976, Benedict Loosen Erben

Vino da meditazione che ci invita a un sostanziale interrogativo: come può un vino di quasi quarant’anni e 9 gradi alcolici mantenersi così vivo e brillante? Non si sa. Forse la risposta è in quell’antico dedalo e nel volo di quella nobile muffa…

 

 

18-08-2014 | 23:18