Roland Barthes ha parlato con chiarezza della città come testo da interpretare nei suoi segni e significati. E in questo libro, "Lo spleen di Parigi", Charles Baudelaire "affresca" cinquanta tavole in cui il tema comune è proprio una città: Parigi. Con una prosa lontana dalle sue poesie più celebri.

“Sotto lo sguardo vitreo dei bicchieri di Boemia” ammalia bambina al pianoforte con la Bagatella in mi bemolle di Beethoven, abbarbicata alle senili ginocchia di Listz, nella paradisiaca tenuta famigliare di Halle (Bruxelles).