Per l'estate riproponiamo la rubrica di Gianrico Carofiglio su come non diventare scrittori. Ossia cosa non si deve fare se si vogliono seguire le orme di Hemingway. Prima puntata.

Due minuti. Gustare un po' di buon tabacco. Non proferire una sola parola. Mettersi al pianoforte. Suonare due note. Se a farlo è Philippe Daverio anche un gesto apparentemente banale diventa qualcosa vicino all'arte.

Lectio Magistralis del filosofo Emanuele Severino. Titolo: "Etica, tecnica, destino". Prima parte.

Lectio magistralis del filosofo Gianni Vattimo. Titolo: "Filosofia ed esistenza".

Ultima puntata della rubrica di Gianrico Carofiglio "Cosa non fare per diventare scrittore". Se evitate tutte le cose elencate nelle puntate forse avrete una possibilità di diventare scrittori. Ma nessuna certezza.

Oggi Ettore Bocchia ci insegna a fare pesce e verdure in tempura. Che non è uguale alla frittura. E qui scopriamo perché.

Per giudicare ciò che mangiamo in modo oggettivo bisogna studiare. O seguire il professor Bocchia. Che ci regala anche un piccola ricetta: l'uovo strapazzato senza usare il fuoco.

Giorgio Manganelli era uno scrittore che amava il buon vino e la buona cucina. Ha scritto un libro, "Centuria - cento piccoli romanzi fiume" (Adelphi), che contiene, appunto, cento romanzi. Non storie brevi, veri romanzi.