Che poi, lo sanno tutti, l’insulto alla Sicilia – "sei un’isola di merda", citando Vecchioni, mica un leghista – non sarebbe nemmeno così assurdo, se non fosse, come ebbe a dire Sgalambro, che chi ne parla male, lo fa perché non corrisposto e tutto agitato dal risentimento. Perché, come diceva Goethe, questa è l'isola "chiave di ogni cosa".
Alla fine del viaggio in Italia di Philippe Daverio spazio alla lettura di Goethe. Dura, in tedesco, contro i potenti.
Quando Miller sbarcò cadde subito vittima del fascino di Corfù: lui, che pensava di non poter vivere lontano da una metropoli, fu conquistato dal sole e dal mare e dalla dolce pigrizia che non sperimentava più da anni. E, a stento, l'amico lo convinse a lasciare l'isola per vedere altri luoghi. Aveva scoperto il paese della luce.
Nicolò e Antonio Zen erano due navigatori veneziani. Partirono per il mare aperto alla ricerca di nuove terre. Una tempesta li portò fuori rotta. E arrivarono in Canada un secolo prima di Cristoforo Colombo. Leggenda permettendo.
Il viaggio in Italia di Daverio e Goethe è giunto quasi al termine. Ma prima delle prossime tappe, fatte di letture e curiosità, ecco un ricordo dell'inizio.
Siamo alla fine del XV secolo. Venezia ha perso gran parte del suo impero coloniale e lotta caparbiamente con il turco. I commerci si stanno spostando dal Mediterraneo all’Europa settentrionale e l’Impero Ottomano blocca gli accessi alle spezie e alle risorse dell’Oriente. È in questo periodo che nasce Alvise da Mosto...
Diciassettesima puntata. Daverio e Goethe arrivano in Sicilia. Lo stupore di fronte alla bellezza dell'isola è grande. Se non fosse per l'immondizia in ogni angolo.
Il baccalà è il piatto tipico veneziano. Chiunque sia venuto a Venezia avrà certamente provato questa leccornia, ma pochi sanno chi lo introdusse nella dieta lagunare. Un patrizio veneziano che nel 1431 salpò per le Fiandre. E incontrò una terribile tempesta...
Dopo due giorni di viaggio in treno attraverso la Svizzera e l’Italia, Herman Hesse e l’amico pittore Hans Sturznegger arrivarono a Genova. Era il 6 settembre 1911 e il giorno successivo si sarebbero imbarcati dal porto della città ligure per andare verso Oriente. Questo viaggio era stato a lungo accarezzato e pianificato...
Un giorno Bruce Chatwin intervistò un architetto di 93 anni, una donna. Che disse allo scrittore: "Vada in Patagonia al posto mio". Due anni dopo lui partì per Lima e si dimise dal giornale per cui lavorava. In quel preciso istante nacque un mito. Che vive ancora oggi.