Dieci secoli di Bordeaux
Un gruppo di amici, un tavolo e sopra al tavolo sessanta bottiglia. Sessanta.
Annate favolose, scivolate nella penombra del mito. 1961, 1970, 1982. 1989. 1990. 2000. 2005. L’emozione è ancora qui, nel ricordo del piacere di degustare non solo vini ma icone, rappresentazioni perfette, quadri vivi e pulsanti di un luogo preciso, di una cantina, di un millesimo. Pezzi di storia che non ritornerà, fermati in quell’istante, donati ai nostri sensi per imprimerli fortemente nella memoria.
Bordeaux è stata, è e rimane un punto di riferimento, una pietra miliare dell’enologia mondiale.
Spesso ci si chiede se la Borgogna con i suoi grandissimi Pinot Noir possa essere paragonata al più atlantico terroir del mondo; noi non lo crediamo. Non crediamo che i paragoni si possano o debbano fare. Sono storie diverse, di luoghi diversi, espressioni tanto differenti quanto inconciliabili.
Borgogna è sensualità, passionalità, è delicatezza e forza insieme, è contrasto che si appiana nella divergenza.
Bordeaux è intelletto, ragione, razionalità e compostezza. Eleganza assoluta e armonia. Un forma di Apollineo in divenire, sicuramente meno dionisiaco della Borgogna.
Per entrambi vale l’estrema piacevolezza nel berli perché entrambi sono grandi vini. Ma di Bordeaux, oggi dobbiamo parlare.
La grandezza enologica della Francia si è basata per dieci secoli quasi unicamente attorno ai vini di questa regione, una storia resa possibile dalle particolari condizioni ambientali e climatiche che hanno consentito sia lo sviluppo di una produzione enologica di qualità, sia un fiorente commercio, in particolare verso la vicina Inghilterra.
Qui, come già ricordato prima, si producono vini tra i più costosi e rinomati del mondo, ed è proprio da qui che si è creato il modello di enologia più imitato, non solo per la produzione di vini rossi, ma anche per i vini muffati o botritizzati.
Nonostante i vini più rinomati di Bordeaux siano celebrati in tutto il mondo, questi costituiscono una minima percentuale della produzione totale della regione. La maggior parte dei vini prodotti, circa 650 milioni di bottiglie l'anno, non godono della stessa fama, tuttavia vanno considerati come buoni vini dal prezzo interessante.
La regione di Bordeaux si trova nella costa occidentale, sull'oceano Atlantico e le caratteristiche climatiche sono largamente regolate dall'estuario della Gironda e dai due fiumi che scorrono lungo la regione: il Dordogna e il Garonna. Proprio grazie a questi corsi d'acqua si deve lo sviluppo commerciale di Bordeaux: i porti lungo la Gironda consentivano un facile attracco per le navi mercantili che potevano essere rifornite di vino. Dopo il rifornimento le navi partivano verso l'Inghilterra. Le condizioni ambientali di Bordeaux consentono un clima favorevole per la coltivazione della vite: il clima temperato dovuto alle correnti che della Gironda e i due fiumi che scorrono nella regione, unitamente anche all'influsso dell'oceano Atlantico, assicurano una condizione climatica stabile grazie anche alla presenza di foreste che isolano la regione da un clima altrimenti rigido.
Médoc
La zona del Médoc è la più famosa di Bordeaux e si trova a nord della regione lungo l'estuario della Gironda. Il Médoc è suddiviso in due parti: la zona a nord porta lo stesso nome della regione (Médoc), mentre la parte più a sud prende il nome di Haut-Médoc, ed è proprio in quest'area che si trovano le zone più interessanti e famose. I comuni di St-Estèphe, Pauillac, St-Julien e Margaux si trovano tutti nell'Haut-Médoc e sono, di fatto, le denominazioni più prestigiose della regione: non è un caso che la maggior parte degli Châteaux più rinomati di Bordeaux si trovino in questa zona. Il primo comune di rilievo che troviamo a nord dell'Haut-Médoc è St-Estèphe. I vini qui prodotti sono caratterizzati da robusta struttura e tannicità e richiedono lunghi periodi di affinamento per raggiungere la piena maturità. Il più noto è Château Cos d'Estournel, poi ancora Château Calon Segur e Château Montrose di straordinaria longevità. Château Montrose, 1961: soffice, seducente, elegantissimo. I profumi di frutti rossi sono ancora vivi e pulsanti, e poi delicate sfumature di tabacco morbido, spezie d’oriente, thé neri indiani.
Più a sud troviamo il comune di Pauillac dove ci sono tre dei cinque Châteaux classificati come Premier Cru. Château Latour, Château Mouton Rothschild e Château Lafite Rothschild. Tra i più accessibili e comunque impeccabili, ricordiamo Château Linch-Bages e Château Pontet Canet. I vini di Pauillac hanno una struttura robusta e un'incantevole raffinatezza, danno il meglio di sé dopo un affinamento in bottiglia oltre i dieci anni. Château Mouton Rothschild, 1970: di impareggiabile armonia, cremoso, di volume e ricchezza olfattiva straordinari. More, spezie, cacao, caffè, effluvi di torrefazione.
Scendendo più a sud troviamo il comune di St-Julien con lo Château Ducru Beaucaillou, e il più austero Château Leoville Las Cases. I vini prodotti in questo comune sono celebri per struttura, classe e finezza. Più a sud e vicino alla costa della Gironda, troviamo Margaux, uno dei più celebri comuni dell'Haut-Médoc. Grazie alle particolari condizioni del suolo, i vini di Margaux sono famosi per la loro eleganza e raffinatezza e per i loro aromi. Château Margaux, 1982: un monumento. Quale classe, quale compostezza, di quali aromi è capace? Grande, grandissimo non solo per la fama (nella foto la sede dell'azienda).
Les Graves
A sud del Médoc si trovano le Graves, dove la produzione si può praticamente considerare equamente divisa fra vini bianchi e rossi. Quest'area è nota per la sua favorevole composizione del suolo, caratteristica da cui deriva il suo nome. Qui, proprio nei pressi della città di Bordeaux, si trova la zona vitivinicola di Pessac-Léognan, dove si producono i migliori vini rossi e bianchi di tutte le Graves. Château Haut Brion prodotto sia come bianco che rosso, in entrambi i casi un vino di lungo invecchiamento, a seguire Château La Mission Haut Brion, Latour Martillac e Carbonnieux ben apprezzati anche per i loro vini bianchi. Château Haut Brion 1989: fine e composto, dal perimetro preciso e sottile. Palato assoluto in quel gioco di accenti tanto diversi e tanto affini che, come per incanto, si appianano.
Sauternes e Barsac
Scendendo a sud delle Graves e seguendo il corso del fiume Garonna, troviamo i due comuni più celebri per la produzione dei vini dolci e muffati: Sauternes e Barsac. I due comuni presentano ottime condizioni per lo sviluppo della Botrytis Cinerea (Pourriture Noble), grazie all'influsso dei fiumi Garonna e Ciron. Le note di zafferano contraddistinguono i due più grandi, Château d'Yquem e Château Suduiraut, ma stupendi pure Château Rieussec, Château Climens e Château d'Arche.
Saint-Emilion
Nella parte orientale della regione, piuttosto lontano dall'estuario della Gironda, si trova Saint-Emilion. Quest'area appartiene al Libournais, lungo il corso del fiume Dordogna, e si producono esclusivamente vini rossi. Contrariamente all'area del Médoc, il terreno di St-Emilion è prevalentemente collinare, una condizione che determina lo stile dei vini prodotti in questa zona. I vini di St-Emilion sono piuttosto diversi da quelli prodotti nel Médoc, una caratteristica che è dovuta sia dalla diversa composizione del terreno, sia dal maggiore impiego di uva Merlot. I riferimenti sono Château Ausone e Château Cheval Blanc anche se oggi hanno prezzi inaccessibili, più "umani" Château Figeac e Château Troplong Mondot. Château Troplong Mondot, 1990: Di cosa può essere capace l’uva Merlot in un millesimo caldo ed espressivo? La quintessenza dell’estrazione fruttata, in stile moderno, certo, ma pur sempre di assoluto fascino.
Pomerol
Sempre nell'area del Libournais, a ovest di St-Emilion, si trova il piccolo satellite di Pomerol, considerato fra le più famose e più importanti aree vinicole del mondo. Come nella vicina St-Emilion, anche la produzione di Pomerol riguarda esclusivamente vini rossi e le uve principali sono il Merlot e il Cabernet Franc. I vini di Pomerol, grazie alle condizioni ambientali e all'uso di Merlot sono molto eleganti e morbidi, hanno un'ottima struttura con aromi e gusti incantevoli. Petrus in testa, Château Le Pin e Château La Fleur per prezzi, non dimentichiamo i deliziosi Château La Conseillante e Château Trotanoy. Château La Conseillante, 2000: uno dei più fini, armonici e fragranti di Pomerol. Di annata contrastata, offre quella forma compiuta cesellata con arte che ci fa rimanere a bocca aperta.