Il silenzio come un grido
Quando parlo del silenzio non intendo il silenzio della propria voce, un silenzio rinunciatario, complice, passivo, ma attivo e reattivo dentro la forma dell'opera. Parlo del silenzio come di una materia, come un grido. Una presenza e un gesto oggi necessari all'interno di un discorso sull'arte e, anche se potrà sembrare un paradosso, un modo di assumere una posizione. Una reazione e un rifiuto di quel linguaggio inaccettabile che fa del clamore demagogico, della spettacolarità, del gratuito e della superficialità il principale obiettivo.
08-10-2013 | 01:43
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