Letteratura

Jack London alla ricerca dell'oro

Era il 17 luglio del 1897 quando una nave proveniente dall'Alaska attraccò nella baia di San Francisco, a bordo quindici uomini e una tonnellata di oro proveniente dal Klondike. La febbre dell'oro si impadronì di un paese economicamente provato, creando in migliaia di disperati il miraggio della ricchezza. Tra i tanti sensibili a quel canto di sirene c'era un ragazzo che lavorava in una lavanderia, si chiamava Jack London.

04-09-2018 | 16:36

Quanto è digitale Dante?

Se Dante Alighieri pare a molti un autore tanto illustre quanto lontano dall’era digitale, ecco che qualsiasi dizionario può smentire le apparenze e sorprenderci. Il 56 per cento dei vocaboli adoperati oggi era già presente nel linguaggio del Duecento, e il 15 per cento è stato immesso nella lingua da Dante. Il quale è, alla lettera, il padre della lingua.

25-06-2018 | 22:28

Cos'è un classico?

Sosteneva Calvino: “D'un classico ogni rilettura è una lettura di scoperta come la prima”. Anche perché “un classico è un libro che non ha mai finito di dire quel che ha da dire”. Come, ad esempio, Achille e Ulisse, i due eroi dell’epica che attraversano i secoli perché, in fondo, al netto di ogni attualizzazione, sono essenzialmente specchio di noi stessi.

31-01-2018 | 15:34

Cosa pensava Virginia Woolf di Joyce?

Spesso accostati per la simile ricerca in ambito letterario e per le tematiche di vita interiore affrontate, James Joyce e Virginia Woolf sono anche spesso visti come “antagonisti” e considerati estremamente diversi nonostante le evidenti somiglianze. I coniugi Woolf sono stati stigmatizzati per non aver pubblicato Ulisse (lettura di “difficoltà invalicabile”) e Virginia scrisse spesso commenti molto negativi su Joyce, definendolo, tra l’altro, un “nauseabondo studente universitario che si gratta i brufoli”. Tuttavia...

16-12-2017 | 17:43

Kurt e l'arte di passare inosservati

La vita dell’editore Kurt Wolff incarnò l’arte di passare inosservati, lasciando però segni indelebili nella storia della letteratura. Tant’è che se ne occupa un suo omologo contemporaneo, Roberto Calasso, ne L’impronta dell’editore (Adelphi, 2013), restituendo a quel nome poco noto tutti i meriti del caso.

26-10-2017 | 00:07

Esercizio d'ammirazione per Ceronetti

Guido Ceronetti non ha mai avuto l’aria dell’accademico in cattedra, con quel basco floscio da pittore ambulante e la faccia secca stralunata, a tutta prima mezzo asceta e mezzo Woody Allen, pare essere l’ultima voce credibile, nel siparietto chiassoso delle noiose opinioni mandate a memoria, tutte uguali, tutte indovinate prima di essere pronunciate. Un monaco senza saio, un postulatore di ematomi sull’asettica e levigata superficie dell’epoca nostra.

20-03-2017 | 10:15

Pagine