Il coraggio del poeta
C’è un peccato capitale che abita la poesia contemporanea: quello di ritirarsi in quella turris eburnea che è il circolo dei pochi, degli “eletti”. Invece sarebbe il tempo di – questione sintattica oltre che metrica (oltre che etica) – spingerla con forza nello spettacolo turpe dell’analfabetismo semantico contemporaneo. Emilio Zucchi lo ha fatto. Molto bene.