Bozzini

2050 - Una breve storia del futuro

A forza di parlare dell’arte di cui fa sfoggio questo o quel curatore nel concepire un’esposizione, si rischia di dimenticare che è la qualità delle opere a fare belle le mostre. Come quella che inaugura domani a Palazzo Reale intitolata "2050 – Une brève histoire de l’avenir". Che sui Fiori del Male avevamo anticipato mesi fa.

21-09-2015 | 02:39

I dolori del giovane Basquiat

Come suggerisce Julian Schnabel nel suo bel film sulla vita dell’artista, il fenomeno Jean-Michel Basquiat è nato dal complesso di Van Gogh. In effetti, per riscattare un secolo di rimpianti e sensi di colpa, alla fine degli anni ‘70 qualunque gallerista di New York avrebbe volentieri regalato l’anima al Diavolo pur di scovare un genio nascente che rischiasse di essere trascurato dal mercato. Tanto volentieri che alla fine è stato scovato.

09-09-2015 | 15:40

La colpa è tutta di Ryan Mendoza

Nome irlandese, cognome ispanico, figlio di Miss Pennsylvania e di uno scrittore che ha conosciuto il successo come biografo delle celebrità, Ryan Mendoza è nato a New York agli inizi degli anni ’70. Oggi vive tra Napoli e Berlino ed è un pittore noto al pubblico dell’arte contemporanea per avere esposto nelle migliori gallerie d’Europa, da Londra a Parigi, in Germania e in Italia. Nel corso degli ultimi due anni le sue mostre si sono fatte più rare perché ha deciso di dedicarsi alla scrittura di un libro, recentemente pubblicato da Bompiani col titolo "Tutto è mio".

10-07-2015 | 14:53

Nero come il fumo di Auschwitz

Emmanuel Bornstein è un giovane pittore, nato a Tolosa nel 1986, cresciuto a Parigi e trasferitosi a Berlino nel 2010. Appartiene a una nuova generazione di artisti, felicemente affrancati da quella relazione critica con la pittura, spesso conflittuale, talvolta anacronistica e raramente significativa, che ha segnato gli ultimi decenni del secolo scorso. Sui fondi delle sue tele, neri come le quinte di un teatro, si raduna una folla di vittime e di boia, di mostri, d’asini, di gerarchi, di lupi, di buffoni e di corpi in caduta libera, vinti dalla forza di gravità della Storia, risucchiati dall’abisso.

29-06-2015 | 15:35

Tutti i furbi del mondo. A Venezia

La mostra "All the world's futures", nucleo centrale della Biennale di Venezia curata da Okwui Enwezor, è una corposa rassegna di opere che denunciano discriminazioni razziali, sfruttamento economico e ingiustizie sociali. Un terzomondismo che, dati alla mano, genera grandi fatturati. Ma dal quale, chi abita nel terzo mondo, ovviamente, non riceve mai i dividendi.

16-06-2015 | 12:51

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