Cappuccetto Rosso deve morire /18
Festeggiamo il Ferragosto con un'altra maxi-puntata e un'altra vittima.
"Il Commissario si domandava spesso se uccidere, uccidere per piacere, fosse un modo per essere indulgenti o severi con se stessi."
Festeggiamo il Ferragosto con un'altra maxi-puntata e un'altra vittima.
"Il Commissario si domandava spesso se uccidere, uccidere per piacere, fosse un modo per essere indulgenti o severi con se stessi."
Quattordicesima puntata, inizia la seconda parte di "Cappuccetto Rosso deve morire", e il Commissario ha una sola domanda: come si diventa la vittima?
«Si calò il cappello bianco di paglia similpanama sugli occhi protetti dagli occhiali da sole e iniziò a goderne i raggi. “Perché Marco Lagri è diventato la vittima?”»
Maxi-puntata per la metà di luglio. Segreti e confessioni per il Commissario. «Nella penombra non si distinguevano bene le forme, ma a lui parse nettamente che la porta della stanza fosse semiaperta e i sigilli infranti. Si avvicinò e constatò che era proprio così: sigilli infranti e porta semiaperta. “Evidentemente” pensò “qui dentro c’era molto di più di quello che era sembrato"»
Il Commissario si voltò di scatto verso Maugeri, prese piano con gesti microchirurgici un mezzo sigaro dalla tasca, lo mise all’angolo della bocca e poi – con occhi sorridenti e un po’ beffardi, ma solo un po’ – spiccicò un «Certo». Il sorriso gli si piegò appena da un lato prima che ripetesse «Certo».
"Aprì velocemente i cassetti. Niente di niente. Infine aprì l’acqua come se si stesse lavando le mani, così da poter dare un’occhiata anche nel mucchio della roba sporca che andava spostando con la punta della scarpa e nel cestino. Tranne qualche coccio di terracotta fra i rifiuti, risultato probabilmente di un souvenir e di una disattenzione, non trovò nulla. Uscì dal bagno e salutò di nuovo".
"Indossava un costume rosso con una striscia laterale bianca, della Tribord. Leggeva un libro con aria concentrata, aggrottando le sopracciglia. L’atmosfera intorno all’acqua azzurra che odorava di cloro era gioviale,,,". Decima puntata del nostro romanzo epistolare.
"Faceva parte di quel ceto di professionisti che ormai non hanno più nulla da desiderare, sia a livello economico sia sul piano del riconoscimento sociale. Viveva come un manager di successo, con più case di proprietà e due segretarie". Questo e altro nella nona puntata di "Cappuccetto Rosso deve morire".
Ancora suspense col poliziesco anglo-mediterraneo dei Fiori del Male scritto da Antonio Romano. Oggi l'ottava puntata. "I bambini iniziavano ad ammutolirsi, una parvenza di ordine da dopopranzo estivo iniziava a diffondersi...".
Settima puntata tutta da scoprire di "Cappuccetto Rosso deve morire", il feuilleton dei Fiori del Male. "Avevano l’alto tasso di coesione di coloro che desiderano ardentemente piazzarsi secondi."
La quinta puntata del poliziesco a puntate di Antonio Romano. "Camminando lentamente, come per far affondare più comodamente i piedi nelle scarpe morbide estive, cercava di recepire quanto più possibile di quell’ambiente, che ormai – con una certa vezzosità – chiamava “luogo del delitto”.
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