Cigno

Un Verdi un po' meno lirico

“E tu caro il mio gatto avrai la compiacenza verso le dodici di fare una corsa alla posta, così ti calerà un po’ quel ventraccio. (…) Fà preparare una buona cena, un buon fuoco, un buon letto. (…) Guarda che non abbia da bestemmiare perché divento col crescer degli anni sempre più furente. Una volta o l’altra già t’ammazzo”. Il mondo, il suo mondo di uomo, piccolo o grande, è anche specchiato in queste parole. Ma chi è che scrive?

20-09-2013 | 17:07