Alessandro Alyosha Ferri

Turris Babel
Alessandro Alyosha Ferri
La dialettica che esiste tra "natura" e "cultura" è al centro delle analisi che Alessandro Alyosha Ferri scrive in questa rubrica. Un filo rosso che parte dall'antropologia culturale e sfora oltre i suoi confini, per un racconto sempre nuovo sulla storia del pensiero.

La Cina è (sempre) più vicina

Wang Zhen, all'epoca Primo ministro cinese incaricato dello sviluppo industriale, si recò in Gran Bretagna nel 1978. La conoscenza di Wang del capitalismo britannico era in gran parte derivante dagli scritti di Marx. A Londra si aspettava di trovare bassifondi e povertà, miseria e sfruttamento. Con grande sorpresa scoprì che il suo stipendio era solamente un sesto di quello di uno spazzino della città.

27-04-2016 | 15:02

La teoria dei confini aperti

Focalizzando l’attenzione sull’immigrazione nuda e cruda, in America alcuni studiosi hanno tentato di ribaltare un paradigma: mentre tutti si chiedono come limitare i flussi di persone, ci si è domandato prima di tutto se sia vantaggioso o no farlo. La discussione sugli “open borders” ha un pregio: il confronto avviene su una base di numeri e idee radicali, senza lasciarsi andare alle becere esagerazioni xenofobe o alla lingua pelosa del politicamente corretto.

30-11-2015 | 10:55

Il club dei mangiatori di hascisc

“Questo vi sarà detratto dalla vostra porzione di paradiso, mi disse tendendomi la dose che mi spettava”. Nelle prime pagine di "Il Club dei mangiatori di hascisc" Théophile Gautier inizia così ad incidere, incastonare e cesellare la propria misteriosa esperienza in un vecchio edificio parigino sull’isola di Saint Louis: l’hotel Pidoman. Gautier, importante esponente culturale del mondo artistico francese dell’Ottocento, al quale Charles Baudelaire ha dedicato Les Fleurs du mal, rimane comunque un personaggio difficilmente classificabile.

06-08-2015 | 01:06

Cosa intendiamo per tolleranza?

Il termine “tolleranza” è ormai abusato, e così facendo c’è il grosso rischio di incorrere nella perdita di senso. Il padre del liberalismo classico, il filosofo John Locke, sviluppa il suo pensiero immerso nel pluralismo conflittuale avviatosi con la Riforma protestante in Europa. Ma la questione è antichissima.

31-03-2015 | 12:29

La conoscenza è inutile (senza il controllo)

Mao Tse-tung tentò in ogni modo di portare la Cina sull’“autostrada dorata” del socialismo liberandosi dal peso della storia cinese. Ma per fare questo fu necessario zittire gli intellettuali. Oggi la Cina ha voltato pagina, ma il controllo dell'informazione è rimasto. Tuttavia esiste una rivista che, attraverso la memoria personale, riesce a inserirsi nelle pieghe del potere ufficiale. Si chiama "Remembrance". Ed è molto clandestina.

01-01-2015 | 23:24

Il sesso nelle camere d'albergo

"Il sesso nelle camere d'albergo" di Geoff Dyer (Einaudi) è una raccolta di saggi, scritti tra il 1989 e il 2010, che mette in luce uno scrittore capace di affrontare gli argomenti più disparati. Un autore con le idee molto chiare: “Mi piaceva l’idea di scrivere perché era un modo per non avere un lavoro”. E poi preparatevi, perché si passa da Albert Camus a Spider-man. In un susseguirsi di visioni acute.

18-11-2014 | 14:24

Sapere di non sapere?

Con la formula “sapere di non sapere”, riportata nell’Apologia di Socrate da Platone, il filosofo ateniese spiega che la consapevolezza della nostra ignoranza è il principio di ogni saggezza. Un uomo cosciente dell’inevitabile ignoranza che lo circonda ha maggiori possibilità di realizzare i propri scopi, parte da una posizione di vantaggio. Cosa che non sembra recepita dagli opinionisti dei social network.

14-09-2014 | 23:18

Il fanatismo dell'Apocalisse

“Bombe d’acqua”, ultimo in ordine di tempo, è un neologismo entrato a far parte della nostra vita quotidiana. La vicina di casa non parla più di nubifragio o di temporale violento, la vicina di casa dirà: “Hai visto? è una bomba d’acqua”. A chi pronuncerà poi: “È madre natura che non ne può più degli esperimenti umani, si ribella al nostro inquinamento”, riceverà cenni di assenso e solidarietà. Per questo Guanda ha pubblicato un libro. Che ci aiuterà a salvarci dal catastrofismo imperante.

01-08-2014 | 16:17

Anche le scrittrici bevono

Il rapporto d’amore tra alcool e scrittori è un tema spesso ricorrente e a volte abusato. In molti saranno a conoscenza delle avventure ai limiti vissute da Ernest Hemingway, Francis Scott Fitzgerald e Truman Capote. Questi tre famosi autori, insieme ad altri, rientrano a pieno titolo nella categoria degli alcolizzati. Ma tra le scrittrici donne il fenomeno ha avuto la stessa rilevanza?

26-06-2014 | 12:01

Il tradimento degli intellettuali

“La Trahison des clercs”, il tradimento dei chierici, è il titolo dell’opera più famosa del filosofo e scrittore francese Julien Benda. Il saggio, data la quantità di citazioni generate spesso a sproposito, rientra nella categoria dei testi “più citati che letti”. Consapevoli del ruolo primario rivestito dal libro di Benda - il suo punto di vista è necessario per una critica sociale del Novecento – è utile fare chiarezza attorno a questo “tradimento dei chierici”.

07-07-2014 | 11:35

Se l'uomo smette di pensare

"L'uomo medio possiede delle 'idee', però manca della funzione di pensare". José Ortega y Gasset, intellettuale spagnolo definito da Albert Camus il più grande scrittore europeo dopo Nietzsche, scriveva queste parole nel suo "La rebelión de las masas". Era il 1930 e in Europa stavano prendendo forma i tormenti morali che hanno disorientato le nazioni, portandole alla Seconda guerra mondiale.

19-05-2014 | 00:36

La violenza e il sacro

Nel 1972 “La violenza e il sacro”, testo del filosofo e antropologo francese René Girard, cerca di andare oltre ad un’antropologia post moderna che nega un qualsiasi accesso alla verità. Facendolo ha proposto una teoria del religioso, e dunque della cultura, alternativa. Il sacro non viene rappresentato né come ricerca di senso attorno ai misteri naturali dell’universo, né come inutile superstizione dei primitivi. Bensì come...

08-07-2015 | 17:41

Ecco cosa significa Jihād

Dopo l’attacco terroristico dell’11 settembre alle Twin Towers le discussioni attorno al mondo arabo-islamico hanno varcato i confini delle facoltà di orientalistica e hanno fatto entrare nella nostra quotidianità molti concetti tipici della religione islamica. In particolar modo la parola “Jihād”. Qui spiegata nei suoi significati.

08-10-2014 | 20:51