Correva l'anno 1941, all'indomani della conquista italo-tedesca della Grecia, i nazisti inviarono un'equipe di archeologi guidata dal professor Hans Reinerth a Salonicco con l'intento di dimostrare storicamente che l'antico popolo greco avrebbe avuto un'origine germanica. Un'altra storia inquietante e grottesca che ieri, dopo ben 73 anni, ha visto la sua fine.

L'Unione Europea è nata nel nome della democrazia e della libertà, contro i regimi totalitari e i disastri da essi generati. Tra i padri fondatori vengono ricordati grandi politici come Adenauer, Monnet, Spaak, Bech, De Gasperi. Ma non tutti ricordano che un piccolo grande contributo alla costruzione di questo sogno arrivò anche da Ventotene. Con un Manifesto molto lungimirante.

Lo scandalo del Mose di Venezia sottolinea quanto la città italiana più famosa nel mondo - ben più di Roma - ha una sperimentata storia di corruzione morale. Dalla sua nascita, nel 421, fino ai giorni nostri la città lagunare ha visto infiniti episodi di corruzione politica. Fino ad arrivare a scandalizzare anche il Marchese De Sade...

Godzilla “nasce” nel 1954 in concomitanza con il Giappone moderno, figlio delle bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki. Non per nulla Godzilla originariamente è un dinosauro di una specie sopravvissuta all'estinzione, che viene investito dalla radiazioni di un test atomico che non solo non lo uccidono, ma lo fanno crescere a dismisura rendendolo fortissimo. Dal film del 1954 a quello di quest'anno, ecco perché questo mostro fa ancora paura.

Ucràina secondo i russi, Ucraìna secondo gli ucraini, alle volte in un accento si può trovare la chiave per capire una crisi geopolitica che si sta trascinando ormai da mesi. L'evoluzione della situazione dell'Ucraina resta oggi incerta e sfumata come il suo nome e i suoi confini sono stati per secoli. E oggi Santa Madre Russia coglie la palla al balzo.

Qualche giorno fa il mondo ha assistito alle esequie di un vero gigante della letteratura, che assurge così col suo trapasso terreno al pantheon degli scrittori immortali. Ma per quanto retoriche, melense e scontate possano essere le celebrazioni per la morte di Gabriel García Márquez, il massimo esponente del realismo magico, non può e non deve lasciare nessuno indifferente.