Il paese dove nacquero gli zombie

La serie televisiva The Walking Dead, ovvero il telefilm horror più visto di tutti i tempi raddoppia con il suo primo spin-off Fear the Walking Dead, serie parallela che ci mostra le prime fasi dell'apocalisse zombie. Questa volta i nuovi protagonisti non dovranno più sfuggire ai famelici morti viventi nella bucolica e provinciale Georgia, ma bensì nella tentacolare e cosmopolita Los Angeles. Le prime puntate delle nuova serie hanno avuto negli States e in Europa ottimi ascolti, a conferma che i putrescenti e barcollanti morti viventi romeriani sono «più vivi che mai».

I più ignorano però che ben prima che il geniale regista George A. Romero popolarizzasse gli zombie sul grande schermo con una saga iniziata negli anni '60 del secolo scorso, questi muti e inespressivi protagonisti dell'iconografia horror mondiale hanno avuto origini e vicissitudini molto diverse da quelle che abbiamo visto al cinema o in televisione.

Le prime leggende sugli zombie affondano nelle tradizioni della magia vudu di Haiti, o meglio nella singolare cultura sincretica di quella nazione caraibica, un mélange tra i riti animisti arrivati con gli schiavi africani e il culto dei santi cattolici, che ha dato vita alla religione vudù.

Innanzitutto è bene sapere che i primi e autentici zombie non erano né cadaveri resuscitati, né persone contagiate da strani virus o batteri, ma solo sventurati abitanti di Haiti ai quali malvagi stregoni vudù avrebbero somministrato sostanze in grado di dare la morte apparente. Alcuni giorni dopo la sepoltura tali malcapitati si sarebbero risvegliati in uno stato di semi-incoscienza per poi divenire involontari schiavi degli stregoni ed essere impiegati nei faticosi lavori nei campi.

Proprio da questa condizione di servi privi di volontà sarebbe nato il loro nome “zombie”, cioè la contrazione del creolo-francese parlato ad Haiti “les ombres” ovvero “le ombre”, figure lente e scoordinate dallo sguardo vitreo che molti in questa nazione caraibica, in passato, affermavano di aver visto lavorare di notte nelle campagne. Oppure secondo altre versioni il loro nome deriverebbe dalla lingua africana Kimbundu “nzùmbe” cioè “spiriti”.

Ma tutte queste leggende sembrano però avere un fondamento di verità, tra gli ingredienti usati per preparare le pozioni dei sacerdoti del vudu vi è la tetradotossina, un potentissimo veleno estratto dal pesce palla che, a piccoli dosaggi, sarebbe in grado di indurre la morte apparente.

È curioso come gli zombie abbiano varcato i confini di Haiti per diventare popolari in tutto il mondo, grazie al loro utilizzo quale strumento di lotta e persuasione politica dal dittatore di haitiano François Duvalier, durante la sua permanenza al potere tra il 1957 e il 1971. «Papa Doc», questo il soprannome col quale era conosciuto Duvalier, un oscuro medico di campagna che instaurò nella nazione caraibica un regime di terrore tra i più sanguinari della storia. Duvalier rinnovò la tradizione del vudù per consolidare il suo potere, affermando di essere in prima persona un hougan, cioè uno stregone  capace di trasformare gli esseri umani in zombie privi di volontà. Per accrescere l'allure di mistero che lo circondava, cercò in ogni modo di identificare la sua persona con l'incarnazione del Baron Samedi, la divinità vudù che attende e guida i morti nel loro viaggio verso l’aldilà.

Duvalier compariva spesso in pubblico nelle sembianze del dio vudù, portando un cappello a cilindro e un mantello nero, fumando un grosso sigaro e decolorandosi i capelli facendogli assumere riflessi argentei con una sostanza tipica prodotta ad Haiti, il bayrhum. Questa continua identificazione con il Baron Samedi suscitò timore reverenziale degli haitiani praticanti della religione vudù nei confronti di Papa Doc e molte furono le leggende sulle sue presunte capacità paranormali, ma ciò provocò le ire del Vaticano, che scomunicò il dittatore nel 1961, malgrado il cattolicesimo fosse formalmente l'unica religione di Stato ad Haiti.

Altro triste capitolo della dittatura dello stravagante quanto spietato medico autoproclamatosi presidente a vita, fu l'utilizzo sistematico della polizia politica per rapire, torturare e (secondo la leggenda) trasformare in zombie tutti gli oppositori politici. Anche questa formazione paramilitare, i cui membri erano tristemente soprannominati Tonton Macoutes, letteralmente “Zio Sacco di Juta” ovvero lo spauracchio tradizionale haitiano, attingevano a piene mani nella simbologia del vudù, richiamando essi stessi alla figura degli zombie.

Dalle afose campagne di Haiti ai moderni schermi televisivi gli zombi hanno percorso a passo incerto e barcollante tanta strada, divenendo icone dell'horror e della cultura pop di tutto il mondo. E, possiamo star certi, ci riserveranno ancora tanti brividi e notti insonni.

 

 

27-09-2015 | 17:55